Emiliano, perché la maratona?
La maratona è il simbolo perfetto che descrive la mia vita: i momenti difficili, le prove da superare, i traguardi che sembrano impossibili, le volte in cui in cui pensi di mollare tutto. Ho deciso di affrontare questa impresa per le persone che come me almeno una volta hanno detto “non posso farcela”. Provare a dimostrare invece che tutto è possibile, superando le convinzioni che ci limitano.
La maratona di New York non sarà una sfida semplice, lo è anche per un normodotato, figuriamoci senza la mia gamba destra e con la sinistra bloccata da ferri e viti in titanio!!! Sto affrontando allenamenti durissimi per prepararmi, sia fisicamente che mentalmente, a questa impresa, ma una difficoltà ulteriore è data dalla protesi: non esiste una protesi specifica per fare la maratona, infatti sono il 1° italiano a tentare questa impresa
Per i 42 km di New York avrò bisogno di una protesi perfetta. La mezza distanza della Roma-Ostia potrà dare molte indicazioni a me e a Ottobock per perfezionarla e portare così il primo italiano con protesi a compiere questa impresa.