OCTO CUP 2021 – Gran finale a Vallelunga!
Novembre 4, 2021EUROPEAN HANDY BRIDGESTONE CUP 2022! 14-16 aprile, Le Mans, Francia
Aprile 12, 2022
Dopo 12 anni di stop a causa dell’incidente, appena risalito in MOTO mi son sentito di nuovo vivo, ero finalmente IO.
Ci sono dei momenti tosti nella vita, che ci mettono all’angolo, che ci tolgono
qualcosa di vitale, quel qualcosa che quando perdiamo, ci sembra di aver perso anche una parte di noi. Una casa, un amore, un lavoro, una passione, uno sport, un braccio…
Molti di noi cercano altre strade, costruiscono altre identità e ci riescono con successo, ma a volte il chiodo fisso rimane, e se si sta parlando di MOTO, molto spesso si tratta di una meravigliosa OSSESSIONE.
Corrado ha avuto due importanti cadute:
l’ incidente in moto che lo ha reso disabile con la perdita del braccio destro e la perdita del padre, per lui un amico, un supporto, una persona con cui condivideva molte sue passioni, tra cui la moto.
“Stavo in moto a 6 mesi in mezzo a mamma e papà, così mi hanno detto! Poi ancora non avevo imparato a camminare ma montavo in sella della moto elettrica. A 14 anni finalmente il motorino, poi tutte le moto 125,750,e il 1000 della Honda con la quale purtroppo ho avuto l'incidente".
L'INCIDENTE
Nonostante casco e protezioni, subito dopo l’impatto contro il Suv, le condizioni di Corrado erano critiche con fratture importanti che lo hanno costretto a 12 gironi di rianimazione.
La rottura della giugulare e lo strappo dato dal colpo con il SUV, hanno causato la compromissione del plesso brachiale destro causando completa paralisi del braccio e della mano destra.
“Mi allenavo 3 ore al giorno sperando di recuperare qualcosa del braccio che mi permettesse di tornare in moto ma niente. Negli anni successivi ho provato tutte le soluzioni più originali e squinternate per risalire in moto, ma opzioni troppo pericolose per la strada.”
"Poi è arrivata la notte in cui mio padre si è spento, il mio stato d'animo è cambiato, sentivo di non potermi più esprimere, mi mancava il respiro ...e non capivo bene cosa fosse.
Un giorno, la moglie lo trascina al Motodays con la sicurezza che lo avrebbe fatto sta meglio, è li che incontrano un matto senza una gamba e un altro pazzo senza il braccio destro. Erano Emiliano Matteo dei DI.DI. e da li è cambiato tutto.
“Il solo pensiero di poter risalire in moto dopo 12 anni di stop mi ha fatto luccicare gli occhi”.
Corrado gareggia dal 2015 nei campionati paralimpici con ottimi risultati passando dalla 600 alle 1000.
Obiettivi di quest’anno:
“Migliorarmi il più possibile! Partecipare al campionato DI.DI. e provare l'azzardo di correre con piloti normodotati in coppa Italia, con il motoclub "Gentlemen's Motor" lo stesso del papà negli anni '70" .